I giochi di wrestling si sono evoluti davvero tanto negli anni, proponendo non solo migliorìe dal punto di vista tecnico, ma anche un’incredibile quantità di contenuti ispirati ad atleti ed eventi reali. Quest’anno, ad aprile, la WWE – la federazione di wrestling più nota a livello mondiale – celebra il 40° anniversario del suo evento principale, Wrestlemania, la cui prima edizione si svolse nell’ormai lontano 1985. Il team di 2K ha così realizzato un prodotto che non solo va ulteriormente a migliorare i già ottimi risultati del titolo dell’anno scorso, ma dedica gran parte del gioco alla storia di Wrestlemania in cui, tra gameplay e filmati d’epoca, vengono riproposti tanti momenti epici dello sports entertainment.
Non mancano ovviamente altre interessanti modalità, soprattutto quelle in cui possiamo creare la nostra superstar e competere sul ring contro i lottatori più noti del roster WWE. In questa recensione ci dedicheremo particolarmente alla modalità Showcase, quella appunto dedicata a Wrestlemania. Ma prima di ciò. diamo uno sguardo a cosa ci offrono le altre modalità di gioco.
Nota: per una migliore leggibilità, scriveremo le edizioni di Wrestlemania con la numerazione decimale anzichè in numeri romani.
Tante modalità da provare
La primissima cosa da fare in WWE 2K24 è quella di allenarsi nel Performance Center, partendo dalle mosse base fino a mosse speciali e mosse finali. Per i veterani delle precedenti edizioni, l’errore da non fare è quello di dare per scontato di saper fare già tutto, poichè alcune cose possono essere cambiate anche se di poco, senza togliere che un ripasso non fa mai male. Successivamente conviene provare quanto appena imparato con un match di Esibizione, mettendo in pratica non solo i colpi sul ring ma anche i comandi agli angoli, gli attacchi da dietro, prendere oggetti da sotto il ring ed usarli, posizionare bene tavoli e scale, e così via.
La modalità Il mio GM ci permette di creare un roster personalizzato con un budget di partenza. Possiamo scegliere il nostro roster preferito, e partecipare all’acquisto delle superstar scegliendone una alla volta a turno, sempre tenendo conto dei soldi rimanenti. Una volta acquistate almeno 9 superstars tra lottatori, lottatrici e General Manager, possiamo scegliere di comprarne altri con i soldi rimanenti oppure dichiarare completo il nostro roster, iniziando a creare show personalizzati con i personaggi a disposizione, al fine di competere per il ruolo di miglior GM che possa meritare la WWE Hall of Fame.
La mia Fazione ci permette di partire da un certo numero di carte, ciascuna contenente un lottatore, per creare la nostra fazione personalizzata e competere con altre. In ogni occasione è possibile che i matches siano anche a 2 o 3 lottatori per team, quindi dobbiamo sempre scegliere chi mandare sul ring a combattere. Questa modalità si rivela particolarmente piacevole se giocata online, poichè sia sul ring che a bordo ring si scatenerà l’inferno col risultato di un match molto combattuto e mai noioso, anche se talvolta un po’ confusionario.
Nella modalità Universe possiamo seguire uno ad uno il calendario degli show generati da WWE 2K24, con ampia libertà di decidere chi lotta, modificare la tipologia di ogni match e molto altro. Una possibilità interessante è di poter scegliere noi le rivalità tra i vari lottatori, creando di fatto le basi per storylines interessanti.
La mia Ascesa ci permette di scegliere una tra due storie a cui prendere parte: Unleashed o Undisputed. Dobbiamo creare il nostro lottatore personalizzato, sfogliando tra le tante opzioni presenti per scegliere qualsiasi dettaglio, selezionando uno tra i modelli già presenti di default, sia maschili che femminili. Showcase a parte, La mia Ascesa è la modalità che abbiamo trovato più interessante da giocare in single player poichè non solo dobbiamo combattere, ma anche seguire con attenzione i dialoghi con GM e lottatori nel backstage, messaggi e social media sul nostro smartphone, scegliendo ogni volta le opzioni di dialogo che riteniamo più convenienti, tenendo conto che ogni scelta influenzerà l’opinione degli altri nei nostri confronti.
Prima di iniziare una modalità carriera, dobbiamo creare il nostro wrestler. Dopo averne scelto l’aspetto fisico e lo stile di lotta, il vero divertimento inizia quando dobbiamo scegliere le mosse da assegnargli, comprese le mosse speciali e finali – alcune delle quali hanno tante varianti – eseguibili a seconda della situazione e della posizione in cui ci si trovi rispetto all’avversario. C’è anche una componente rpg, poichè possiamo usare i punti a disposizione – e guadagnarne altri negli incontri successivi – per potenziare i vari attributi del nostro wrestler, tenendo conto soprattutto del suo stile e della sua stazza. Ad esempio, al nostro wrestler abbiamo assegnato una variante di Ankle Lock (come finisher di sottomissione), l’RKO e la Tombstone Piledriver.
Indipendentemente dai gusti personali, ogni modalità è molto interessante ed è creata per soddisfare le esigenze di un ampio numero di gamers, permettendoci spesso di andare ben oltre il ruolo di semplice lottatore, anzi, assumendo il controllo di roster e show dell’intera WWE. Ma se non fossimo interessati a gestire gli show o diventare famosi con un lottatore creato da zero, potremmo iniziare da quello che è il vero e proprio punto focale di questa edizione: la modalità Showcase che, come già detto, è interamente dedicata a Wrestlemania nel suo 40° anniversario.
Wrestlemania: ripercorriamone la storia con alcuni scontri epici
Ed eccoci finalmente alla modalità Showcase, quella dedicata al PPV più famoso della WWE: Wrestlemania. L’evento, creato nel 1985 in piena Golden Era durante l’ascesa dell’Hulkamania, ebbe così successo che fu riproposto l’anno successivo in ben tre diverse località americane. Ma fu Wrestlemania 3 a consacrarne il nome, non solo per l’alto livello tecnico degli incontri proposti, ma soprattutto per l’hype creatasi attorno ad alcune storylines costruite ad hoc, una su tutte quella tra Hulk Hogan e André The Giant. Corey Graves, commentatore ed ex wrestler WWE, ci guida attraverso quello che possiamo definire un vero e proprio documento multimediale della storia di Wrestlemania, introducendo ogni match con tanto di storyline annessa e, spesso e volentieri, filmati di repertorio dell’epoca.
In molti incontri – all’inizio, durante ogni match o alla fine – passeremo dal gameplay ai veri filmati d’epoca all’improvviso, e viceversa. Questo avviene già all’inizio del match contro André The Giant quando all’epoca, appena iniziato il loro match a Wrestlemania 3, l’Hulkster tentò di sollevare il gigante francese con una body slam – impresa mai riuscita a nessuno – finendo però schiacciato da André e riuscendo a malapena ad uscire dal conteggio di 2, col rivale che protestava chiedendo la vittoria per conteggio di 3 mentre Hogan, che aveva subìto un brutto colpo, si trascinava dall’altra parte del ring. Ecco, qui finisce il filmato ed inizia il gameplay vero e proprio, in cui controlliamo Hogan e partiamo già in svantaggio.
Se non fosse chiaro, in ciascun match controlliamo sempre quello che fu il vero vincitore all’epoca. Quindi no, niente paradossi o finali alternativi in cui facciamo vincere l’altro: qui si ripercorre la storia, punto. A livello pratico, nel primissimo match ci ritroviamo nei panni di Ricky ‘The Dragon’ Steamboat e dobbiamo sconfiggere il leggendario ‘Macho Man’ Randy Savage; poi è la volta di Hulk Hogan vs André The Giant di cui abbiamo già parlato, ed altri ancora. Non è nostra intenzione svelare tutti gli incontri di tale modalità per non rovinarvi la sorpresa, ma chi segue la WWE sa bene che alcuni non potrebbero mai mancare, e ne parleremo a breve.
Altra cosa importante è che, a volte, non basta cercare di vincere l’incontro, ma dobbiamo fare quanto chiesto dalla guida in alto a sinistra, in cui spesso ci viene chiesto di effettuare una mossa o un’azione precisa per far scattare una cutscene, con quest’ultima che può essere eseguita in automatico dal gameplay oppure da veri filmati d’archivio. In parole povere, ci viene chiesto di compiere un’azione per raggiungere un checkpoint; in caso non dovessimo riuscire a fare quanto richiesto, non importa se vinciamo il match: falliremo in ogni caso e dovremo ripeterlo da capo. Vincendo ogni match, invece, sbloccheremo il match successivo in ordine cronologico, con incontri che vanno dal 1985 al 2023.
Ci sentiamo di svelarne alcuni, quelli che non potrebbero davvero mancare. Nei panni di The Undertaker, affronteremo Shawn Michaels a Wrestlemania 25, nel primo dei due grandissimi incontri tra le due leggende, eletto “miglior match da vedere prima di morire”. Più indietro nel tempo, non poteva mancare un grande classico dell’era gimmick: The Ultimate Warrior vs Hulk Hogan, in cui l’Hulkster cedette il titolo a colui che, all’epoca, fu considerato il suo erede. C’è anche Kurt Angle vs Shawn Michaels di Wrestlemania 21. Tra gli incontri più attuali, Roman Reigns vs Cody Rhodes a Wrestlemania 39 e Becky Lynch vs Charlotte Flair vs Ronda Rousey a Wrestlemania 35.
A proposito di quest’ultimo match, è importante notare come da anni la WWE stia dando grande importanza alla divisione femminile. Questa tendenza è iniziata ormai anni fa, quando Stephanie McMahon annunciò una vera e propria rivoluzione, dichiarando l’intenzione di proporre delle vere e proprie lottatrici, cosa dapprima successa in rari casi come Fabulous Moolah e Mae Young, passate alla storia soprattutto per la loro longevità. La modalità Showcase offre questo match al femminile ma non solo, per rendere il giusto omaggio alle donne protagoniste di questi incontri, a prova del fatto che molte di esse siano ormai conosciute a livello mondiale per le loro qualità tecniche, e non solo per l’aspetto esteriore come avveniva un tempo.
Nonostante la grande quantità di incontri qui presenti – oltre 20, più una sorpresa finale – alcuni incontri WWE passati alla storia, ovviamente anch’essi disputati a Wrestlemania, non sono stati minimamente considerati, e non vi è traccia di essi nemmeno nei racconti di Corey Graves. Tanto per citarne alcuni: Bret Hart vs Owen Hart (1994), The Undertaker vs ‘Legend Killer’ Randy Orton (2005), Shawn Michaels vs Ric Flair (2008), Yokozuna vs Bret Hart (1993), Shawn Michaels vs Bret Hart (1996), John Cena vs The Rock (2013), Kurt Angle vs Brock Lesnar (2003), Rey Mysterio vs Kurt Angle vs Randy Orton (2006). E potremmo andare avanti ancora tanto.
Per rendere giustizia a tutti i wrestler di Showcase, ogni lottatore è giocabile una sola volta per poi apparire in un altro match come nostro avversario, ma non lo useremo mai in due incontri diversi. Scelta che condividiamo, per non far apparire nessuno più degli altri. Gli incontri sono tanti ed anche belli da affrontare, sia come gameplay che per approfondire meglio la storia dello Showcase of the Immortals. Il breve elenco qui sopra serve più come un suggerimento a 2K, per inserire tali incontri magari nella prossima edizione del gioco. Senza contare che, una volta sbloccati e vinti tutti gli incontri di Showcase, è presente un ultimissimo match in cui metteremo alla prova noi stessi all’ultimo respiro.
Forse l’emozione più forte che proveremo, giocando alla modalità Showcase, sarà nel momento in cui vinciamo un match. Quale nuova sfida potremmo aver sbloccato? Ci sarà uno dei nostri incontri preferiti, oppure non lo avranno inserito? Ecco, diciamo pure che, con le tante modalità offerte da WWE 2K24, manca una possibilità che riteniamo davvero importante: quella di poter personalizzare la modalità Showcase aggiungendo dei matches di Wrestlemania realmente avvenuti, con tanto di anno in cui furono disputati, e scegliendo i lottatori dal roster.
Forse l’unico limite sarebbe di non avere a disposizione tutti i wrestlers che abbiano mai partecipato a Wrestlemania – sarebbero davvero troppi, anche perchè alcuni non erano neanche veri wrestlers, oppure fecero solo una breve apparizione – ma almeno di poterlo fare con i già tantissimi disponibili. Così gli oltre 20 incontri di tale modalità diventerebbero 30, 40 e forse oltre 50, a nostra scelta, ovviamente con la possibilità di essere salvati cercando di restare fedeli alla realtà, cioè facendo usare al giocatore il wrestler che vinse realmente quel match. Magari in futuro, WWE e 2K potrebbero rilasciare un DLC aggiungendo questi ed altri incontri storici, ampiandone il numero per rendere sempre più completa la storia di Wrestlemania.
Il gameplay? Divertente e si impara presto
Lo abbiamo già detto, ma lo ripetiamo: prima di buttarci a capofitto in una delle modalità presenti, sarebbe meglio imparare (o ripassare) i comandi e le azioni possibili sul ring. Nel corso degli anni ci siamo imbattuti in edizioni del titolo in cui alcune mosse erano di facile esecuzione, altre un po’ meno, altre erano fin troppo macchinose e ci facevano perdere la voglia di provarle. Questo problema si verificava spesso e (non) volentieri sulle prese, per decidere quale dei due lottatori prevalesse ad ogni prova di forza prima di avere la meglio sull’avversario.
2K ha reso i comandi piuttosto semplici, ed anche le mosse più complesse possono essere eseguite in modo piuttosto semplice, grazie anche ai suggerimenti sullo schermo. Ad esempio, se abbiamo riempito uno dei rettangoli gialli in basso a sinistra, il gioco ci avvisa di premere R2 più un pulsante dedicato per eseguire la finisher del wrestler che stiamo usando. Questa possibilità varia a seconda del tipo di finisher da fare, in che posizione eseguirla (in piedi, dal paletto etc), la posizione dell’avversario (davanti a noi, di spalle, per terra) ed altre variabili. Il tutto senza dover ricorrere a complesse combinazioni con L3 o R3, che spesso ci porterebbero a sbagliare, magari in un momento decisivo del match.
Ad esempio, per eseguire una presa, dopo aver premuto Cerchio e vinto la contesa a centro ring, possiamo premere R1 per sollevarlo e premere una delle quattro direzioni con R3 per scegliere che tipo di mossa usare. Oppure, premendo di nuovo Cerchio più una direzione in diagonale, possiamo lanciare il nostro avversario contro l’angolo desiderato per poi avvicinarci ed attaccarlo mentre è bloccato all’angolo; oppure, tenendo premuto il pulsante, lo lanceremmo con molta più forza con una potente Irish Whip, facendolo crollare a terra.
Mentre le prese sono una delle mosse preferite dai wrestlers più grossi, spesso i lottatori meno possenti preferiscono le mosse basate su agilità, velocità e furbizia. Un wrestler icona di tale tecnica è Rey Mysterio che, negli anni, ha lottato alla pari contro avversari molto più alti e grossi di lui grazie alla sua immensa tecnica. Usando un wrestler dalle caratteristiche simili, si può puntare sulle combo piuttosto che sulle prese, premendo rapidamente il pulsante per i colpi rapidi ed alternandolo con quello dei colpi più potenti, creando così una combo di 4/5 colpi in rapida successione per stordire e, si spera, per atterrare l’avversario in modo da poterlo attaccare anche mentre è a terra.
Una tattica molto usata dai wrestlers cruiserweight è quella di puntare a braccia e gambe, piuttosto che al busto, in modo da raggiungerli più facilmente data la stazza dell’avversario, cercando così di rallentarne i movimenti sul ring o di indebolirne il braccio forte per non fargli eseguire qualche mossa particolarmente potente. Tale suggerimento viene anche dato dal tutorial del gioco, oltre che sfruttare anche il salto dai paletti per eseguire mosse volanti, seppur col rischio che l’avversario si scansi in tempo o ci prenda di sorpresa con una contromossa a terra.
Ma oltre l’attacco, c’è anche la difesa. Possiamo tentare di bloccare alcuni colpi tenendo premuto Triangolo, oppure – soluzione da noi preferita – premerlo al momento giusto per schivare un colpo e contrattaccare. Il tempismo in cui premiamo il pulsante sarà fondamentale in molti momenti del match poichè, essendo storditi o a terra, non ci sarà possibile iniziare per primi un attacco e dovremo quindi evitare un attacco avversario. Ciò si rivela utilissimo soprattutto quando il nostro rivale si prepara ad eseguire su di noi una mossa finale: è lì che dobbiamo tentare il tutto per tutto per schivarla o per liberarci dalla mossa stessa.
Inevitabilmente, accadrà spesso di finire al tappeto ed essere schienati. WWE 2K24 offre la possibilità di scegliere tra due opzioni per liberarci dallo schienamento: una è di premere a più non posso un pulsante, l’altro è un minigioco da risolvere col tempismo giusto. Qualsiasi delle due cose scegliamo, con la barra d’energia a zero sarà molto difficile liberarci prima del conteggio di 3. In alcuni casi, premendo i pulsanti suggeriti, possiamo liberarci subito grazie alla nostra forza di volontà, oppure appoggiare un braccio o una gamba su una corda, annullando così il conteggio dell’arbitro.
Alcune tipologie di incontri richiedono l’uso di oggetti sul ring. Quindi, se siete dei neofiti dei giochi di wrestling e non l’aveste già fatto in qualche edizione precedente, vi conviene imparare a trasportare e posizionare sedie, tavoli e scale. La difficoltà non sta certo nel prenderli in mano – basta un pulsante – ma nel scegliere quale sia il momento migliore per farlo. Con un po’ di pratica, impareremo a posizionare tavoli ad un angolo per lanciarci contro l’avversario, oppure stenderlo sul tavolo a centro ring per poi lanciarci su di lui dal paletto o, ancora, salire sulla scala mentre altri due avversari se le danno tra di loro, approfittando della loro distrazione per prendere la valigetta appesa sopra la scala stessa.
Me ne vado nella bara o in ambulanza?
WWE 2K24 offre qualche nuova tipologia di match. Abbiamo ad esempio il Gauntlet Match, in cui scegliamo una superstar per poi affrontare un certo numero di avversari, sconfiggendoli uno dopo l’altro, impresa non certo facile. Si tratta di una modalità stile survivor, in cui dovremo dosare le forze per resistere il più possibile fino all’entrata dell’ultimo avversario, per poi vedercela con lui con un ultimo sforzo. Ottimo per chi fosse già pratico del gioco e cercasse una sfida più alta.
C’è il match con Arbitro d’eccezione, in cui quest’ultimo si comporterà palesemente a favore di uno dei due lottatori presenti sul ring, evitando o rallentando il conteggio contro il suo favorito, oppure ricorrendo ad altri sotterfugi. In WWE abbiamo visto diversi episodi simili: uno dei più famosi è quello di Wrestlemania 28 quando Shawn Michaels, arbitro speciale, colpì The Undertaker con una Sweet Chin Music per aiutare l’amico Triple H, che eseguì sul becchino una Pedigree pur non riuscendo a vincere; più indietro nel tempo, nel 1998, il grande Mike Tyson fece da special enforcer a Stone Cold Steve Austin per aiutarlo a battere Shawn Michaels.
Finalmente abbiamo il Casket Match, di cui spesso il protagonista è stato The Undertaker, con momenti memorabili e finali tutt’altro che scontati. In questi incontri, schienare l’avversario non ci fa vincere il match: dobbiamo infatti aprire la bara posta a bordo ring, farvi entrare l’avversario in qualsiasi modo (ad esempio, lanciandolo dentro o facendolo rotolare dal ring) e chiudere la bara, vincendo così il match. Quando l’avversario non è ancora al tappeto, potrebbe finire nella bara per poi lottare per non farcela chiudere, nel tentativo di uscire e continuare l’incontro.
Ma il più divertente, secondo noi, è sicuramente l’Ambulance Match, in cui chi viene scagliato dentro l’ambulanza, perde l’incontro. Visto molto raramente nella storia della WWE, questo match finisce sempre in modo piuttosto bizzarro ma soprattutto imprevedibile fino alla fine, poichè non importa quanto si possa far male al proprio avversario: vince chi rinchiude l’altro nell’ambulanza, aprendone le porte posteriori e scagliando l’avversario al suo interno, per poi richiuderle. Una volta finito dentro, se avesse ancora energie, questi lotterebbe per non farci chiudere le porte, quindi non sarà così facile vincere il match e dovremo comunque conciarlo per le feste prima di poterlo buttare nell’ambulanza senza troppa fatica.
The end is near!
Un roster immenso, diverse modalità interessanti, ben due storie diverse tra cui scegliere nella modalità La mia Ascesa, una modalità dedicata a Wrestlemania davvero coinvolgente e piena di video d’archivio tutti da gustare, sono tra i punti forti di questa grande produzione targata 2K. Per finire, e per ringraziare i lettori che fossero riusciti a leggere fino a qui, svelo un ulteriore match presente nella modalità Showcase: si tratta del Firefly Fun House match tra il compianto Bray Wyatt e John Cena a Wrestlemania 36, in cui passeremo la maggior parte del tempo a guardare filmati d’intermezzo per combattere soltanto alcuni brevi fasi del match, a più riprese. Si tratta di un chiaro tributo a ‘The Fiend’, scomparso nell’agosto 2023.
La qualità del titolo sulla generazione attuale di consoles si vede in particolare sulle textures dei personaggi, sui tatuaggi e sulla qualità della modellazione ed animazione facciale. Le espressioni dei lottatori sono molto più varie che in passato, con movimenti di occhi e labbra più realistici. Migliorate anche le animazioni dei capelli, che contraddistinguono diversi lottatori ma soprattutto tante lottatrici qui presenti. Evidenziamo un buon miglioramento anche nella gestione di piccoli elementi extra agli incontri, tra cui l’Hulk Hogan anni ’80 che si toglie e rompe la classica maglietta Hulkamania senza compenetrazioni poligonali di alcun genere.
2K ha curato anche diversi aspetti che apparentemente potrebbero non interessare, tra cui gli spettatori presenti agli show. Molti di essi sono piuttosto fotorealistici, ben realizzati in viso e con un comportamento attinente alla realtà, come la posizione con braccia in avanti e mani unite mentre si seguono le fasi centrali del match, mani sui capelli quando accade qualcosa di inaspettato o particolarmente forte, euforia quando un lottatore esegue un taunt che lo contraddistingue.
WWE 2K24 è impressionante non solo per la qualità di contenuti offerti, ma anche per i miglioramenti tecnici apportati e l’incredibile quantità di contenuti, tra cui tanti spezzoni di filmati a tema Wrestlemania. Quindi chiunque di noi, sia i più grandi che i giovanissimi che seguono da poco il mondo del wrestling, potranno apprezzare la storia di questo evento, vivendone alcuni dei momenti più importanti grazie agli incontri offerti. Nel suo insieme, questa edizione conferma quanto di buono fatto l’anno scorso, portando la qualità del wrestling videoludico ai suoi livelli migliori. Per i fans, ma anche per i casual gamers che volessero fare qualche match spensierato, WWE 2K24 è un titolo da non perdere assolutamente.
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