La notizia del giorno che sta tenendo banco nella community dei gamer è senza dubbio il rincaro del costo di Xbox Game Pass e la sua nuova suddivisione in diversi tier. La mossa operata da Microsoft sta ovviamente facendo discutere, e ha portato alla creazione di alcune “fazioni”, in base alle idee che si sono venute a creare sulla scelta.
Come sempre quando si parla di rincari per un qualsiasi tipo di servizio, abbiamo i catastrofisti, coloro che vedono la situazione in chiave estremamente negativa, e poi abbiamo invece quelli che “te l’avevo detto”, e altre linee di pensiero.
In questo nostro piccolo speciale cercheremo di fare un’analisi completa della situazione, valutando sia i pro che i contro di una scelta che, seppur inizialmente impopolare, potrebbe però portare anche a dei risvolti positivi per gli utenti, oltre che alle tasche della casa di Xbox.
Gli aumenti e il nuovo tier
Partiamo dalla base, quindi dalla notizia: Microsoft ha annunciato da ieri che Xbox Game Pass subirà delle variazioni di prezzo. Il piano Xbox Game Pass Ultimate passerà dagli attuali 14,99 euro a 17,99 euro mensili; PC Game Pass passerà da 9,99 a 11,99 euro mensili, mentre Xbox Game Pass Core passerà, per il piano annuale, da 59,99 a 69,99 euro.
Questi sono dunque gli aumenti di prezzo, che, per i nuovi membri, hanno avuto effetto da ieri. I vecchi abbonati invece manterranno i costi attuali fino al 12 Settembre prossimo. L’altra grande novità però riguarda la creazione di un nuovo tier, una nuova fascia di prezzo. Si chiama Xbox Game Pass Standard, e vi consentirà di ottenere i benefici di Xbox Game Pass Core, più il catalogo di Xbox Game Pass Ultimate. Ma c’è una grossa discriminante: in questa fascia di prezzo NON saranno inclusi i titoli che arriveranno sul servizio al Day One (saranno aggiunti solo in un secondo momento). Questa fascia di prezzo avrà un costo di 14,99 euro mensili.
Questa mossa, come era ovvio, non ha mancato di scatenare polemiche, sia per quanto riguarda il discorso dell’aumento di prezzo che per quanto riguarda la nuova fascia. In molti hanno criticato la scelta, specie alla luce del fatto che Microsoft da sempre ha puntato tutto sul lancio delle proprie esclusive sin dal primo giorno su Xbox Game Pass, e a maggior ragione dopo l’annuncio dell’arrivo di Call Of Duty Black Ops 6 sul servizio dal lancio.
In molti però non hanno mancato di avvisare degli aspetti anche positivi in questa manovra, che ha messo d’accordo tutti sul fatto che era inevitabile, pur con tutte le rassicurazioni arrivate da Redmond sul fatto che non sarebbe accaduto.
I pro
A mio modo di vedere la faccenda, questa nuova stratificazione di Xbox Game Pass ha degli aspetti positivi. Il primo è il fatto che, dando questa possibilità, l’utente può sentirsi “libero” di scegliere come spendere i propri soldi. Se un giocatore vuole avere solo il multiplayer online e non è interessato alle esclusive Xbox, allora può virare sul Core. Se invece è interessato anche all’ottimo catalogo che il servizio offre, ma non ha fretta nel volersi giocare le esclusive, allora può andare sullo Standard. Se invece l’utente vuole il pacchetto completo, allora si prende l’Ultimate.
La cosa secondo me positiva è anche il fatto che sì, ovviamente il rincaro non è piacevole da vedere, ma alla fine si tratta di soli 3 euro in più nel caso di Xbox Game Pass Ultimate. Il servizio resta quindi ancora abbastanza conveniente e appettibile per un utente: se si pensa che alla stessa cifra ci si paga un mese di Ubisoft+, che è un servizio buono ma che non si può nemmeno lontanamente paragonare a Xbox Game Pass (perdonami mamma Ubisoft lo sai che ti amo lo stesso), diciamo che ci possiamo stare. Allo stesso prezzo di Xbox Game Pass Ultimate mensile, se ci pensate, vi ci pagate un mese di Netflix con la massima qualità video.
Un altro aspetto certamente positivo poi riguarda PC Game Pass. Il servizio ha sì subito un aumento, ma anche qui alla fine non è stato così pesante. In questo senso Microsoft è rimasta coerente: il suo obiettivo è quello di puntare su utenza PC e cloud gaming, e con un PC prestante farsi il PC Game Pass è ancora un qualcosa di estremamente valido.
I contro
Di contro però ce ne sono parecchi. Il principale contro è proprio il fatto che se per PC Game Pass Microsoft è stata coerente con la sua strategia, altrettanto non si può dire con Xbox Game Pass Standard. L’offerta ha un prezzo alto per quello che offre, e soprattutto non dà accesso al servizio di gaming in cloud. Questo è estremamente penalizzante per chi, come il sottoscritto, sta spesso in giro e vuole sfruttare al meglio il cloud.
Di fatto questa scelta, a mio parere, taglia fuori l’utenza console da una possibile idea di convenienza, oltre a denotare sempre più come Microsoft sembra sempre più interesata a mollare il mercato delle console. Attualmente, con questo Xbox Game Pass, la mancanza di titoli esclusivi forti, e le tante promesse non mantenute, oltre al voler sempre di più trasformarsi in uno sviluppatore multipiattaforma, non invoglia più nessuno a comprare una Xbox.
Un altro grande contro della manovra lo si può anche in parte ricondurre al punto di cui sopra: in Microsoft stanno peccando di coerenza. Prima promettono che non andranno a ritoccare il prezzo del Pass dopo la loro poliica di acquisizioni, poi lo aumentano e addiritura impongono il blocco massimo di 13 mesi di rinnovo, segno che a stretto giro di posta potrebbe anche arrivare un altro rincaro. Questa potrebbe essere una grande spada di Damocle che pende sulla testa di Microsoft, ma per ora non possiamo fare altro che stare a guardare.
In conclusione
Il “nuovo” Xbox Game Pass ha, come tutte le cose, dei pro e dei contro. Si tratta sicuramente di una strategia pericolosa quella che sta portando avanti Microsoft, perché va ad impattare su ciò che di più caro hanno i giocatori: il portafoglio. Ormai tanto abbiamo capito che il futuro del gaming e non solo è tutto il sistema di abbonamenti e via dicendo, ma è altrettanto importante che il tutto resti sostenibile: non è pensabile arrivare a spendere 300 euro al mese tra Netflix, DAZN, Xbox Game Pass, PlayStation Plus e chi più ne ha, più ne metta.
Ad ogni modo qualche aspetto positivo lo si può individuare, e come detto questo rende abbastanza chiara la strategia della casa di Redmond, che sta facendo di tutto per farci capire che nel giro di una o due generazioni andrà ad abbandonare lo sviluppo hardware, per concentrarsi su cloud gaming, mercato PC e sviluppo di software multipiattaforma.
E voi cosa ne pensate? Diteci la vostra nei commenti!