Yaga, pubblicato da Versus Evil e sviluppato da Breadcrumbs Interactive — software house al suo debutto sul mercato —, si presenta come un action-rpg basato sul folklore slavo e con leggeri elementi rogue-like. Andiamo insieme ad analizzare le caratteristiche e le peculiarità di questo titolo, uscito inizialmente in esclusiva temporale su Apple Arcade ed ora disponibile per tutte le altre piattaforme (PC, Xbox One, PlayStation 4 e Nintendo Switch).
Baba Yaga, Likho e Perun
Il protagonista di Yaga è Ivan, un abile fabbro di un villaggio che ha perso la sua mano sinistra durante un combattimento con una strana entità malvagia. Il suo essere menomato, il fatto di non aver trovato ancora moglie, aver perso i genitori e vivere ancora con sua nonna, fanno sì che il suo villaggio lo reputi la persona più sfortunata che ci sia. Lo Zar del villaggio, dopo una predizione mistica, scopre che sarà proprio una persona carica di sfortuna a decretare la sua fine; inoltre, la fattucchiera che ha riportato allo Zar la sventurata predizione lo avverte: se tenterà di liberarsi di questa persona (Ivan) uccidendola, la maledizione avrà comunque effetto. Lo Zar decide quindi di convocare Ivan al suo castello per commissionargli delle missioni che lo terranno sicuramente lontano dal villaggio e che aumenteranno le probabilità che il povero fabbro perisca in una delle quasi impossibili commissioni.
Senza entrare troppo nei dettagli di trama, possiamo dirvi che la storia principale ha una durata di circa 10 ore (ovviamente tralasciando la totalità delle missioni secondarie), ma la rigiocabilità del titolo è decisamente elevata per due principali motivi: i finali possibili sono ben 6 e i dungeon sono procedurali. Di conseguenza, ogni qual volta li si affronterà ci si ritroverà davanti ad una mappa diversa.
Yaga è un titolo che non difficilmente si distinguerà dagli altri del suo genere, in quanto ricco di peculiarità ed originalità di stile che difficilmente troveremo in altri giochi. I dialoghi, per esempio, sono scritti tutti in rima, sia in inglese che in italiano; il fatto di aver incentrato il gioco sul folklore slavo dà quella sferzata di novità in più, dato che al grande pubblico alcune figure ricorrenti non sono note e quindi potrebbero risultare nuove ed inedite ai più.
Ivan picchia come un fabbro
Nel gameplay, Yaga non eccelle sicuramente in innovazione, in quanto il tutto risulta ricadere nel cliché del classico action-rpg: attaccare, schivare ed utilizzare un potenziamento limitato.
Difatti Ivan, avendo un solo braccio, si ritrova a dover utilizzare “quello buono” per combattere con il suo martello da fabbro, mentre invece su quello monco potrà innestare varie “protesi” che gli permetteranno di compiere particolari azioni: potrà attaccare in maniera differente (attacco circolare, attacco a distanza), potrà raggiungere posti altrimenti irraggiungibili (rampino e pala) e potrà difendersi (scudo). Le protesi vi verranno inizialmente donate in punti specifici della trama principale, ma potrete poi ricrearle alla forgia e portarle sempre con voi nell’inventario in modo da utilizzarle all’occorrenza. Un’altra abilità peculiare di Ivan è l’attacco alla distanza con il martello che, similarmente a quello che succede a Thor con il suo Mjöllnir, potrà lanciare la propria arma, direzionare il tiro, colpire e aspettare che il martello ritorni al legittimo proprietario.
Una feature interessante a livello gameplay è sicuramente quella della sfortuna, che viene introdotta nel gioco con un barra che, utilizzando oggetti curativi, usufruendo di benedizioni e “trattando male” gli NPC, si riempirà fino a quando Likho (creatura soprannaturale descritta come una pericolosa entità maligna che incarna sfortuna, malasorte e sofferenza) verrà a cercare Ivan e gli imporrà dei malus o gli ruberà degli oggetti, andando quindi ad aumentare la difficoltà della partita. Questo succederà ogni qualvolta la barra della sfortuna di Ivan si riempirà.
Il crafting risulterà un’altra parte importante — seppur potenzialmente secondaria — del gameplay, in quanto per poter sfruttare al meglio tutte le vostre abilità dovrete potenziare la vostra arma con minerali di vario genere che troverete all’interno dei vari dungeon, molto spesso come loot delle missioni secondarie. Diversi minerali potranno dare risultati differenti ed assegnare bonus diversi al martello di Ivan. Oltre quindi all’ambientazione, ci sono anche degli elementi di gameplay che caratterizzano Yaga nel suo essere particolare ed a tratti stravagante.
Comparto Tecnico
Stilisticamente parlando, Yaga sa il fatto suo. Il tratto cartoonesco con cui sono disegnati i personaggi e le ambientazioni sono aspetti davvero molto particolari e ben curati. Le animazioni, seppur minimali, sono ben realizzate e rispecchiano quello che sembra essere lo stile del titolo. Il frame rate è solidissimo ed il motore di gioco non si scompone minimamente, neanche quando sullo schermo compaiono molti nemici contemporaneamente (si parla anche di 15/20 mob in contemporanea). I caricamenti tra un dungeon e l’altro sono veloci e non nuocciono minimamente il ritmo incalzante del gioco.
La musica di Yaga, seppur molto ben studiata e curata, è facilmente catalogabile come il classico “pugno nell’occhio” in quanto, la colonna sonora di un gioco basato su del folklore e della mitologia ben caratterizzato come Yaga non dovrebbe essere in stile Hip Hop o comunque moderna, come effettivamente è. Le tracce sono godibili e ben realizzate, ma stonano molto con il mood “mitologico” del titolo.
Conclusioni
In fin dei conti, Yaga è un buon action-rpg, di facile comprensione e con un’ottima trama di base. La difficoltà è variabile a seconda delle scelte fatte durante il corso della campagna principale: più sfortuna attirerete su Ivan, più il gioco risulterà difficile. Le buone animazioni ed i buoni disegni lo elevano dalla media di tutti gli altri competitor di genere, peccato per la colonna sonora un po’ fuori tema. Consigliato per gli amanti degli action-rpg o per chiunque fosse interessato ad approfondire un po’ di il tema del folklore slavo, che è sicuramente meno mainstream di altri in Europa. Detto ciò, speriamo di vedere presto sui nostri schermi un’altra produzione della Software House romena Breadcrumbs Interactive.
Versione provata: Xbox One X